7. Peer review e bibliometria

Bibliometria


Elementi di valutazione della ricerca


Il tema della valutazione della ricerca è da anni al centro dell'attenzione degli Atenei italiani e stranieri. Oltre agli obblighi normativi (la prima legge che introduce in Italia la valutazione degli Atenei è del 1993), essa sta assumendo un aspetto sempre più stategico nelle politiche pubbliche per gli investimenti su innovazione e ricerca.


Il progetto di Valutazione della qualità della ricerca (VQR) è rivolto alla valutazione dei risultati della ricerca scientifica delle Università e degli Enti di ricerca italiani ed è svolto dall'ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca). Le valutazioni sono basate sull’analisi bibliometrica e sul metodo della revisione tra pari (peer review).


Per bibliometria (bibliometrics) si intende lo studio quantitativo della comunicazione scientifica condotto attraverso i suoi prodotti: pubblicazioni e loro citazioni bibliografiche. La valutazione bibliometrica si basa sui dati bibliometrici che vengono sintetizzati e rielaborati in vari indicatori (Impact factor, h-index, citazioni etc… che vedremo più avanti nei capitoli dedicati alle singole BD) utilizzati per la verifica della qualità della produzione scientifica di un autore e della istituzione cui afferisce (valutazione quantitativa).


Per peer review (revisione di pari) si intende in ambito editoriale la verifica formale e contenutistica effettuata da parte di uno o più specialisti riconosciuti come esperti ("peer" ossia "pari" rispetto all’autore) dei testi sottoposti dall’autore ad una rivista per la pubblicazione di un articolo (valutazione qualitativa). Una rivista peer reviewed prevede quindi che gli articoli siano sottoposti a questa verifica perché possano essere accettati per la pubblicazione. Una volta passate attraverso il processo di revisione tra pari, le pubblicazioni scientifiche diventano poi spesso la prima forma di misurazione del lavoro di un ricercatore, ossia la peer review può essere un'alternativa alla valutazione bibliometrica, per quei settori disciplinari dove ancora non è diffuso l'uso di indicatori.


La circolazione di contenuti scientifici nella nuova dimensione del web 2.0, come abbiamo visto nel capitolo Lo scenario attuale ha determinato l'esigenza di misurarne l'impatto e la diffusione anche in questo ambiente con la nascita di metriche alternative (alternative metrics) dette anche altmetrics, i cui indicatori a volte affiancano gli indicatori bibliometrici tradizionali più collaudati.