3. Cosa è una banca dati

Pc con scaffale libri

Definizione e caratteristiche delle banche dati in biblioteca


Una banca dati bibliografica è un archivio aggiornato (originariamente in formato cartaceo, più tardi in formato elettronico su supporto locale, oggi online) di descrizioni standardizzate (dette anche metadati, es. autore, titolo, editore, anno etc..) di documenti come articoli di riviste scientifiche, atti di congressi, monografie etc., dotata di sistemi di interrogazione più o meno avanzati.

Quando le banche dati bibliografiche contengono non solo i metadati ma anche il testo completo dei documenti sono dette anche banche dati full-text (o a testo pieno), digital libraries, biblioteche digitali.

Le banche dati bibliografiche tradizionalmente sono prodotte da istituzioni scientifiche specializzate nelle discipline delle banche dati stesse. Queste banche dati tradizionali, dette anche disciplinari, sono compilate da personale specializzato (es. Inspec, i cui termini di soggetto sono ripresi come vedremo più avanti da IEEE Xplore) e dispongono spesso di strumenti di indicizzazione avanzata (attribuzione di soggetti al contenuto del documento) come vocabolari controllati di termini e classificazioni specifiche.

Le banche dati bibliografiche hanno subito nel tempo un processo di aggregazione per cui una banca dati di copertura più generale di solito ingloba il contenuto di varie banche dati specializzate (come fanno WOS, Scopus, ma anche Google Scholar, come vedremo più avanti). Per questo, e perché offrono servizi aggiuntivi, come il numero di citazioni ricevute, i metadati delle opere citate e i link tra le citazioni, sono dette anche banche dati citazionali.

Le banche dati citazionali offrono spesso ulteriori servizi come per es. il "peso" della rivista (Impact factor di WOS), dell’autore (H-index di Scopus), cioè i cosiddetti dati bibliometrici che vedremo più avanti, i link a repositories (archivi) di dati sperimentali raccolti per la pubblicazione, la possibilità di esportare i dati per gli strumenti di gestione delle citazioni (detti anche reference management software ad es. EndNote, Mendeley… per i quali si rimanda a Il sito SBA: altre risorse) utili per la redazione di bibliografie etc.


Per il funzionamento deI propri indici alcune banche dati citazionali hanno elaborato un proprio sistema di identificazione univoca degli autori (Scopus: Author ID, Wos: ResearcherID-Publons, Google Scholar: citation profile). Si tratta di codici alfanumerici usati delle rispettive banche dati per identificare univocamente un autore e non attribuire le sue pubblicazioni ad un eventuale autore omonimo. Tutti questi sistemi permettono (Scopus) o prevedono l’intervento volontario dell’autore, con una modalità partecipativa tipica dei social network e possono dialogare con l’identificativo non proprietario (free) più diffuso: ORCID