Premesso che ...

6. Cosa è un discovery tool

discovery tool


Di fronte al complesso panorama di risorse fin qui esaminato, i moderni sistemi bibliotecari mettono a disposizione come strumento di ricerca quello che oggi viene definito discovery tool, ossia un'interfaccia di ricerca e di accesso unica per l'interrogazione simultanea di varie tipologie di risorse documentarie in diversi formati: dai libri agli e-book, dagli articoli cartacei a quelli online, dalle risorse digitalizzate a quelle disponibili liberamente sul web.

Il discovery tool offre diversi vantaggi:

  • pone l'utente di fronte ad un ambiente a lui familiare: la ricerca sul web (quindi sempre disponibile) per parole chiave da un unico box di ricerca ("google like")

  • interroga velocemente (grazie alla presenza di un indice precaricato) risorse locali (possedute fisicamente) e remote (in abbonamento o in accesso aperto), fornendo per queste ultime anche il link al full text (in formato html o pdf) e attingendo a contenitori diversi (cataloghi, repository istituzionali, piattaforme di editori, banche dati ecc.)

Tuttavia, recuperando per il suo indice dati provenienti da ambienti diversi, rispetto ai vecchi cataloghi online (Opac) popolati solo da dati omogenei inseriti manualmente dai bibliotecari, il discovery tool ha lo svantaggio di peccare in precisione nel richiamo delle informazioni, causando nella lista dei risultati la presenza di maggiore rumore.
In questo il discovery tool sembra avvicinarsi ad un motore di ricerca, tuttavia se ne discosta per un aspetto fondamentale:

lo spazio di ricerca del discovery tool rispetto al web è in realtà perimetrato da tre principali elementi:

  • Le collezioni cartacee della biblioteca
  • Le collezioni online a cui la biblioteca è abbonata
  • Le collezioni a libero accesso online che la biblioteca decide di attivare personalizzando l'indice del discovery

La qualità dei documenti recuperati dal discovery tool è dunque garantita, ci troviamo infatti comunque in un ambiente protetto, popolato da dati selezionati dal Sistema Bibliotecario, a riparo dall'informazione non controllata e non autorevole (diversamente come vedremo da motori di ricerca solo indirizzati verso contenuti accademici come Google Scholar).