Le banche dati
Sito: | Attività formative complementari |
Corso: | BiblioTech: la ricerca dell'informazione scientifica per dottorandi di Ingegneria 2018-2019 |
Libro: | Le banche dati |
Stampato da: | Utente ospite |
Data: | sabato, 23 novembre 2024, 17:31 |
Descrizione
Le principali banche dati per la ricerca accademica nel settore dell'ingegneria
1. La ricerca nelle banche dati
L'accesso alle singole banche dati (interfaccia nativa)
In OneSearch Le mie risorse è stato già illustrato l'accesso alla maschera di ricerca Unifi, che permette di visualizzare le banche dati utilizzabili dagli utenti dell'Ateneo, divise per categorie disciplinari e arricchite da informazioni relative al contentuto e alla copertura temporale. E' stata inoltre mostrata la possibilità di effettuare una metaricerca su più banche dati contemporaneamente tramite la funzione Le mie risorse di OneSearch.
E' comunque possibile anche accedere ad ogni singola banca dati semplicemente dal suo link dopo averla cercata nella stessa maschera di ricerca, per categoria:
Oppure per titolo, editore, etc..
E' possibile accedere alla banca dati anche direttamente su OneSearch con una ricerca per titolo della banca dati stessa:
Entrando nell'ambiente proprietario (interfaccia nativa) di ogni singola banca dati è possibile procedere ad una ricerca autonoma e mirata all'interno della banca dati scelta, utilizzando gli strumenti, spesso molto raffinati, messi a disposizione dall'editore di appartenenza. In base all'abbonamento sottoscritto dal Sistema Bibliotecario di Ateneo sarà poi possibile scaricare o meno il full text delle risorse trovate, tramite il bottone trova unifi, che mette in collegamento i due ambienti (Editore/Unifi).
Attenzione! Ai fini di una ricerca esaustiva relativa ad una tesi di dottorato si consiglia di utilizzare gli strumenti di ricerca che le banche dati mettono a disposizione nel proprio ambiente (indicizzazioni per soggetto, legami a documenti citati o da cui si è citati, filtri di ricerca, alerts etc..)
1.1. Le pricipali banche dati accademiche
1.2. Web of Science (WOS)
WOS
Copertura disciplinare:
tutte le discipline, con possibilità di indirizzare la ricerca per settori specifici (si veda più avanti).
L'homepage mostra in alto a sinistra un solo campo di ricerca “alla Google”:
da Basic Search di default WOS Core Collection (WOS CC) permette la ricerca in un pacchetto selezionato di periodici elettronici, atti di convegno, libri selezionati e corredati da analisi bibliometriche (v. Peer review e bibliometria).
Altrimenti dal menu Select a database è possibile selezionare All Databases (AllD: collezione di WOS e altri database ospitati in questa piattaforma, secondo all'abbonamento sottoscritto. Nel caso dell'abbonamento Unifi: Medline per medicina, Scielo database brasiliano, KCI database e-journals coreani …). Da learn more si può visualizzare il dettaglio di tutti i database compresi nell'abbonamento.
Se si lancia una ricerca in WOS CC, è possibile aprire il
menu more settings e personalizzare la scelta dei database compresi in questo pacchetto. Da questo menu è visibile anche l’anno a partire dal quale sono
disponibili le risorse di quel database (varia in base al tipo di abbonamento).
Science Citation Index Espanded è la sezione disciplinare che contiene riferimenti bibliografici, con abstract e bibliografia, ad articoli pubblicati sui più prestigiosi periodici del mondo nel campo delle scienze, dal 1985 ad oggi. Ingegneria e informatica sono in questo settore.
Dal menu accanto alla maschera di ricerca, oltre ai soliti campi, autore, titolo, editore è possibile cercare da:
- topic: se la ricerca è impostata su WOS CC sono interrogati titolo, abstract, keywords e keywords plus, ossia parole dai titoli degli articoli citati. Se è impostata su AllD dipende dalle impostazioni singoli db.
- accession number: interroga codici di ricerca specifici assegnati da ANVUR per la VQR (v. Peer review e bibliometria).
- funding agency: interroga gli enti che hanno finanziato ricerca.
- grant number: interroga i codici numerici legati a sponsorizzazione e finanziamento ricerca.
- organization-enhanced: interroga gli enti a cui appartengono gli autori (si aggiunge al già presente address) ed è una ricerca raffinata da un lavoro (automatico) di rinvii da forme varianti del nome dell’ente e dei suoi sottoinsiemi (esempio per le università i dipartimenti sono raggruppati sotto il nome dell’università).
- author identifiers: codice numerico (ResearcherId) con cui un autore si è identificato e ha salvato i propri record disambiguandosi dagli altri (form su researcherid, che è una piattaforma libera. E' attivo anche lo scambio automatico con un altro identificatore più diffuso che è ORCID)
La lista dei risultati è ampliabile, come nelle altre banche dati bibliografiche, con abstract e bottone trova@unifi per il link al full text della risorsa o alla richiesta di fornitura documento (v. ILL e DD).
Per salvare la ricerca: spuntare i risultati di interesse (o tutta la pagina con select page) e selezionare il bottone per la stampa o per l’invio via email oppure cliccare su add to marked list per creare una sessione di lavoro temporanea (marked list).
- Nella propria marked list (in alto a destra) la possibilità di affinare ulteriormente la ricerca.
- Nel search history (in alto a destra) lo storico delle ricerche e la possibilità di fare incroci (lo storico delle ricerche si riferisce alla sessione aperta, se si vuole salvare la ricerca anche per le successive sessioni di lavoro selezionare save history, dopo essersi autenticati con “sign in”).
- Quando si lancia una nuova ricerca, nel caso compaiano come risultato articoli già selezionati nella marked list, risultano già marcati.
- La marked list può poi essere stampata, inviata via mail, inviata ad Endnote (v. software per le bibliografie in Il sito SBA: altre risorse) o salvata in altri formati.
- E' possibile impostare la ripetizione automatica di una strategia di ricerca (dopo essersi autenticati con “sign in”) da Searches and alerts selezionando Create citation alerts e definendo i criteri della ricerca da lanciare in automatico periodicamente. Si può scegliere se ricevere i risultati via email o RSS feed.
- L’ordine dei risultati può essere visualizzato modificando il ranking per: rilevanza, data, Times cited (highest to lowest) che ordina i risultati a partire dal contributo più citato.
- Dal link in alto a destra Analyze results si accede ai dati relativi al risultato della ricerca effettuata visualizzabili in grafici e tabelle e ulteriormente raffinabili, anche per disciplina.
- A destra si accede al times cited che indica il numero delle citazioni ricevute dall'articolo e crea un legame con gli articoli che citano l’articolo relativo.
- Due simboli (che possono essere usati anche come filtri a sinistra) segnalano se un articolo è di particolare valore:
Nel link dell'articolo si trova la sua descrizione nel dettaglio, con abstract, parole chiave, link agli autiori etc. A destra sotto Citation network la mappa citazionale dell’articolo con la possibilità di navigare tra le citazioni.
Sotto il titolo dell’articolo il link a View journal impact permette una visione veloce dei dati bibliometrici della rivista che lo ospita:
L’indicatore bibliometrico più importante di WOS è l’Impact factor (IF)
- L’IF vuole rappresentare l’impatto e quindi il valore di una rivista.
- L’IF è calcolato ogni anno e consiste nel rapporto tra il numero di citazioni ottenute da una rivista nell’anno di riferimento (es. 2017) relative agli articoli pubblicati dalla rivista nei due (o cinque) anni precedenti (2015-2016) e il numero totale degli articoli pubblicati nello stesso periodo (2015-2016) dalla rivista.
1.3. Scopus
Scopus
produzione scientifica (articoli di riviste, libri, atti di convegni) peer-reviewed e più di 70 milioni di citazioni bibliografiche, abstract e dati bibliometrici. Per questo insieme a WOS è la banca dati di riferimento per la valutazione della ricerca (VQR) (v. Peer review e bibliometria).
settori coperti: social sciences and humanities (arte, letteratura, psicologia, economia, scienze sociali) 31%, physical sciences (chimica, fisica, matematica, ingegneria, informatica, scienze della terra) 27%, health sciences (medicina, veterinaria, professioni sanitarie) 26%, life sciences (biologia, agraria, biochimica, farmacia) 17%.
Author search
Ci sono altre tre opzioni di ricerca, la più importante è author search (le altre sono intuitive, affiliation per ente di appartenenza, avanzata per codici di campi diversi).
Sia in document che in author search è possibile indirizzare
la ricerca a particolari settori disciplinari da compare sources.
Le ricerche in una stessa sessione sono salvate nella Search History, che dà la possibilità anche di combinare i risultati di ricerche diverse.
la lista dei risultati compare al centro, i filtri a sinistra,
con possibilità di impostare una nuova ricerca solo sui risultati (Limit to, Exclude), modificare il ranking di ordinamento, inviare la lista via email o stamparla. Da ogni risultato è possibile risalire
alla pagina dell’editore, vedere l’abstract e accedere al full text con il bottone trova unifi se è attivo un abbonamento relativo a quella risorsa.
In alto a destra si trova la possibilità di cercare nel database brevettuale e in quello dei soli dati. Per secondary documents si intendono risultati non compresi nella banca dati Scopus, ma estratti dalle sue citazioni. E’ possibile tornare ai risultati precedenti da Back to results.
Valore aggiunto:
Nel link del
documento si trova il dettaglio delle informazioni: parole chiave, link agli autori, dati bibliometrici, legami alle citazioni etc.
Dai risultati della ricerca per autore (author search) è possibile risalire ai documenti pubblicati dall’autore oppure al profilo dell’autore scelto:
Dal link dell’autore si accede al suo profilo con i dati bibliometrici, valore aggiunto della banca dati citazionale Scopus (v. Peer review e bibliometria).
L’indicatore più importante di Scopus è l’h-index
- L’h-index vuole rappresentare il peso della produzione scientifica di un autore.
- Il “peso” o l’”impatto” dell’autore secondo l’h-index corrisponde al numero massimo di citazioni ottenute da un numero uguale di propri articoli. Ad es. un autore ha h-index 20 se almeno 20 delle sue pubblicazioni sono citate almeno 20 volte.
1.4. Una banca dati disciplinare: Inspec
Inspec, banca dati per l'ingegneria
Inspec è una banca dati bibliografica prodotta dalla Institution of
Engineering and Technology (IET), e attualmente acquistata da Unifi sulla
piattaforma EBSCO (precedentemente su piattaforma Engineering Village dell’editore Elsevier).
Cosa contiene:
oltre 16 milioni di documenti (articoli, atti di convegno, rapporti tecnici) ricercabili per soggetto e dotati di abstract, dal 1969 ad oggi.
Copertura disciplinare:
settori: fisica (60%), ingegneria elettrica ed elettronica (40%), ingegneria informatica (30%), ingegneria meccanica e industriale (10%), ingegneria gestionale (2%).
Dal menu in alto si accede infatti al Thesaurus: il Thesaurus è un vocabolario di termini controllati che specifica anche le relazioni esistenti tra i termini elencati: una ricerca al suo interno permette di scoprire l'esatta denominazione di un concetto e quali sono i concetti ad esso collegati: per similitudine, equivalenza e inclusione:
Al link del termine controllato (in questo esempio "augmented reality") si trovano le relazioni
con altri termini collegati (più generici, più specifici, in relazione etc...). E’ possibile scegliere tra questi il termine più
utile per la ricerca, inserirlo nella maschera di ricerca con il comando Add e lanciare la ricerca con Search:
Lanciando una nuova ricerca ogni volta da New Search in alto a sinistra resta in memoria tutta la sessione di ricerca. Da Search History è possibile lanciare una combinazione tra le ricerche fatte precedentemente selezionandole e scegliendo le diverse opzioni di incrocio:
2. Google Scholar
Il motore di ricerca per le risorse accademiche sul web
Ricerca:
La maschera di ricerca ripete quella del motore di ricerca più usato al mondo:
Risultati:
Come per le banche dati i risultati sono al centro e i filtri a sinistra. A destra compare l'eventuale link al full text della risorsa. In basso dati citazionali, analisi bibliometriche, link a biblioteche e altri servizi di fornitura del testo cercato qualora non in internet (ACNP, ossia il Catalogo nazionale dei periodici etc..). Se ci si è autenticati nella sessione di navigazione, compare il bottone trova@unifi che collega alla stessa risorsa su OneSearch o al servizio di ILL e DD.
- Estrae dalle basi dati di Google i documenti giudicati di interesse accademico attraverso un algoritmo proprietario segreto.
- Altra fonte di dati sono i partner commerciali: editori e aggregatori di riviste accademiche.
Indicizza il testo completo dei documenti (ove disponibile).
Non assegna parole chiave da vocabolari controllati (thesauri), come ad esempio Inspec.
Non indicizza il nome degli enti finanziatori (come WOS) o di appartenenza degli autori (come Scopus e WOS).
- E' possibile creare un proprio profilo (Google Scholar Citation Profile) in quanto autore (attraverso il proprio account Google), come WOS e Scopus.
- Differentemente dalle banchedati con thesauri (come Inspec) Scholar
non prevede il lavoro di indicizzatori umani (a parte gli autori che vi creano
un profilo) e si basa su sistemi automatici di raccolta dei dati.
Attenzione! I produttori di informazione scientifica hanno interesse ad essere visibili in Google e Google Scholar. Anche WOS si è accordato con Scholar per link reciproci fra le rispettive banche dati.
I risultati di una ricerca in Google Scholar visualizzano infatti un link a WOS con il numero delle citazioni che il contributo ha ricevuto:
I risultati di una ricerca in WOS visualizzano un link a Google Scholar che permette di rilanciare la ricerca su Scholar con eventuale legame a full text del documento:
La segretezza dell’algoritmo e la mancanza di trasparenza negli accordi commerciali con le sue fonti rendono difficile individuare l’organizzazione del ranking dei risultati, punto di debolezza di questa banca dati bibliografica.
3. La normativa tecnica
Abbonamenti attivi per le norme
Attualmente la normativa tecnica disponibile per la consultazione agli utenti Unifi in base agli abbonamenti sottoscritti dal Sistema Bibliotecario di Ateneo è la seguente:
Le norme UNI sono disponibili in visualizzazione a schermo sul sito della UNI per tutti gli utenti dell’Ateneo che ne richiedano l’accesso comunicando matricola ed email istituzionale a bibingunifi.it. La biblioteca ha a disposizione 100 download all’anno per la stampa di una copia delle norme richieste per l’attività didattica o per motivate necessità specifiche. Le norme stampate sono consultabili in sede in formato cartaceo.
Le norme tecniche CEI sono accessibili dal portale
delle banche dati di Ateneo (https://www.sba.unifi.it > banche dati,
Trova banche dati: "Norme CEI") o dal catalogo OneSearch cercando "Norme
CEI". Vi si accede tramite autenticazione per username e password,
indicate nella homepage (leggere attentamente tutte le istruzioni).
Le norme tecniche del CNR, tutte possedute in formato cartaceo, possono essere consultate tramite richiesta al banco del prestito della biblioteca.
Attenzione! La normativa giuridica è accessibile tramite alcune
banche dati della categoria Diritto (https://www.sba.unifi.it
> banche dati, Trova banche dati, Categoria: "Diritto"). Per la
legislazione italiana si consiglia la banca dati De Jure.
4. I brevetti
La ricerca brevettuale
Il brevetto è pubblico, accessibile in ogni dato, come
tutela per il brevetto stesso.
Le banche dati brevettuali in genere permettono l'accesso a documenti relativi alla procedura brevettuale nel suo iter, dalla domanda fino alla concessione del brevetto.
Di seguito l'elenco delle principali banche dati:
Il database dei brevetti italiani dell'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM):
permette la ricerca tra i brevetti italiani.
DEPATISnet del Das Deutsche Patent- und Markenamt (DPMA):
fornisce l'accesso ai brevetti tedeschi e di altri paesi europei ed extraeuropei (ha anche un'interfaccia in lingua inglese).
Esp@cenet dell'European Patent Office (EPO):
consente la ricerca sui brevetti internazionali (WO), europei (EP) e di altri paesi europei ed extraeuropei.
nato come motore di ricerca per i brevetti
statunitensi (US), la sua copertura si sta ampliando ai brevetti di altri paesi sia europei che extraeuropei.
Patentscope del World Intellectual Property Organization (WIPO):
consente la ricerca sui brevetti internazionali (WO), europei (EP) e di: Asia, America Latina, Africa.
PatFT (Patent Full database) dell'USPTO (United States Patent and Trademark Office):
contiene il full text dei brevetti statunitensi (US) dal 1976 ad oggi e le immagini in .pdf di tutti i brevetti dal 1790 ad oggi.
Patiris (Università di Bologna e University College London):
contiene la produzione brevettuale delle Università e dei Centri di Ricerca pubblici italiani. Il valore aggiunto di questa banca dati è costituito dai report statistici (Ranking Istituti, Famiglie brevettuali per anno, Evoluzione della brevettazione presso gli istituti italiani, Aree geografiche-paesi di pubblicazione per anno, Aree tecnologiche-top 15 istituti, ecc).
Alcune informazioni sui campi di ricerca che si trovano di solito in queste banche dati:
Titolo: titolo assegnato all’invenzione.
Numero: numero di protocollo che dipende dall’Ufficio che ha registrato il brevetto. E’ un codice alfanumerico, che contiene anche il codice-paese (es. brevetti americani, US, ….., europei EP...., internazionali WO..... etc).
Stato del documento: codice alfanumerico che indica lo stato di avanzamento della procedura brevettuale, (es. A3: search report/stato dell’arte, D1: brevetto già concesso, procedura terminata etc.).
Inventore: nome di chi detiene la proprietà intellettuale del brevetto.
Applicant: nome di chi detiene la proprietà commerciale del brevetto.
Data: data di deposito della domanda (sancisce la validità del brevetto. Brevetto dura 20 anni, dà monopolio commerciale per il proprio settore industriale).
Validità industriale: classe brevettuale (cioè in quale settore industriale il brevetto ha validità).
Elenco dei brevetti citati/citazioni: riferimento ai brevetti che il brevetto cercato va a migliorare (nel caso di brevetti che migliorano altri brevetti). Citazioni presenti nello stato dell’arte. Le citazioni possono essere sia scientifiche che brevettuali.
Abstract: sommario del brevetto.
Disegni: immagini del brevetto.
Rivendicazioni: redatte in genere da un consulente brevettuale (patent attorney), contengono informazioni che prevedono competenze legali e tecniche. Possono essere: principali/indipendenti (aspetti generali), secondarie/dipendenti (aspetti specifici).
Descrizione: dettagli di elementi funzionali, struttura e funzioni dell'invenzione.
Background/prior art: stato dell’arte, per dimostrare che l'invenzione è nuova, originale e applicabile.
Famiglia brevettuale/patent family: validità del brevetto in paesi diversi aderenti a stesso accordo.
IPC: International Patent Classification, individua i settori industriali (diviso in sottoclassi).
US: individua funzione/utilità prodotto (solo brevetti US).
CPC: Cooperative Patent Classification (dal 2012) sistema di
classificazione per brevetti americani/internazionali.
Attenzione!
Per i modelli e i disegni industriali:
DesignView banca dati dell'EUIPO (European Union Intellectual Property Office) e della WIPO (World Intellectual Property Organization) permette l'accesso alle informazioni riguardanti i disegni e i modelli registrati a partire dagli uffici della proprietà intellettuale dei paesi partecipanti (oltre 50). Comprende anche i dati relativi ai disegni e modelli registrati dell'ufficio italiano brevetti.
Hague Express Database banca dati della WIPO (World Intellectual Property Organization) che include le indicazioni bibliografiche e le riproduzioni,
in tutto o in parte, dei disegni e modelli industriali inseriti nel Registro
Internazionale.
Consente anche di elaborare statistiche specifiche del settore e di effettuare ricerche per anno, classe IPC, provincia di deposito.